Può diventare bellissima se non le fai opposizione. [...]
Se un extraterrestre capitasse a una festa e vedesse la gente che balla probabilmente si chiederebbe: «Che cos'è tutto questo? Che cosa stanno facendo? Qual è il senso e lo scopo?». Sarebbe difficile spiegargli che è soltanto una danza in cui la gente si diverte, e tutto ciò che fa è godersi il ballo" (p. 222).
Cerchiamo di capire anche l'altra faccia
di questa impostazione. Cosa fai quando la vita ti presenta una bella lama di
coltello, che ruota atrocemente tutta infilzata in pieno ventre? Stai soffrendo
come un cane? Sì, stai soffrendo. Ti stai godendo il ballo? Forse mica tanto. E
allora? E allora hai solo due possibilità, riguardo a quel dolore lancinante. O
ti opponi o non ti opponi. La meditazione non è pensare stupidamente che
arriverà un giorno in cui finalmente non soffrirai più. La meditazione è un
approccio di serietà alle cose, di serietà e leggerezza, di coraggiosa adesione.
È un esser con. Sei con: il ballo quando c'è il ballo, la lama quando c'è la
lama, l'assenza di picchi emotivi quando c'è l'assenza di picchi emotivi. È un
essere in pace, ma non la pace dell'ebete: piuttosto la pace di chi sa che
massima saggezza è umanamente e pienamente abitare nel qui e ora del tempo e del
mondo che ti sono dati. Con amore umile e sguardo terso."
La coscienza parla di
Ramesh Balsekar
(come sempre grazie alla newsletter di www.lameditazionecomevia.it)
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