venerdì 29 aprile 2011

Non cercare la verità; smetti soltanto di avere ferme opinioni

"What is my definition of right? That which is harmonious with existence is right, and that which is disharmonious with existence is wrong. You will have to be very alert each moment, because it has to be decided each moment afresh. You cannot depend on readymade answers for what is right and what is wrong." Osho

Mettere in pratica questo è la chiave di tutto.
"devi essere molto attento ogni momento".. ogni momento, decidere cosa è giusto o sbagliato, ogni azione, ogni pensiero, anche ogni parola che sto scrivendo in questo preciso istante.
Cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Ciò che è armonioso con l'esistenza o ciò che è disarmonico.
Come riconoscerlo? Solo riuscendo in ogni momento ad avere una profonda connessione con l'esistenza. 
E quindi ogni momento attento e ogni momento connesso.
E come si fa ad essere connessi? Come si fa a sentire cosa è armonico e cosa invece è desiderio, paura, palpito del momento?
Significa che per essere connessi bisogna non essere presi dal desiderio o dalla paura, essere centrati, essere rilassati, essere al di là del giudizio, dell'interesse, del gusto.
Non essere nè un passo indietro nè un passo avanti a sè.
E quando si è oltre il giudizio appare quello che è giusto e sbagliato nell'istante.

"Non cercare la verità; smetti soltanto di avere ferme opinioni. Non restare nella condizione dualistica. Se esiste anche solo una traccia di questo o quello, del giusto o dello sbagliato, l'essenza della mente verrà persa nella confusione. Sebbene tutte le dualità provengano dall'uno, non essere neppure attaccato a quest'ultimo. Quando la mente esiste indisturbata, lungo il sentiero, nulla, nel mondo intero, può offendere, e quando una cosa non può più offendere, smette di esistere nella vecchia maniera. Quando nessun pensiero discriminante sorge più, la vecchia mente smette di esistere." Sosan

amare se stessi

amare me stesso significa soprattutto accettarmi nelle cose che trovo cretine di me...
tipo l'essere permaloso o l'avere bisogno di continue dimostrazioni di affetto per sentirmi amato o desiderato..

o intenerirmi davanti ad un matrimonio di due persone di cui non so nulla ma che mi diverte e commuove tutta la scenografia, l'attesa, la cerimonia, i giochi, lo sfarzo, i cappellini, i re le regine...

si è una cosa stupidissima, ma la cosa fantastica è avere imparato ad amare di me stesso queste cose e viverle con gioia e non dandomi del cretino... senza critica e senza cercare giustificazioni..
mi piace, lo faccio, sono felice...

giovedì 28 aprile 2011

e anche se la felicità lascia spazio alla tristezza
c'è quel luogo tranquillo dentro di me
dove sto imparando a scivolare..
è come un lago
quando ci scivolo dentro velocemente salgono schizzi di energia lungo la schiena
si allargano sulle spalle
aprono i polmoni
rizzano i capelli sulla nuca ed escono zampillando come una fontana a raggiera.

E il respiro diventa il flusso del mare
ed il naufragar m'è dolce... ;)

mercoledì 27 aprile 2011

la luce nel cuore delle persone

There's a light that is shining in the heart of a man,
it's the light that was shining when the world began.
There's a light that is shining in the Turk and the Jew
and a light that is shining, friend, in me and in you.

"With a book and a steeple, with a bell and a key
they would bind it forever, but they can't," said he.
"Oh, the book it will perish and the steeple will fall,
but the light will be shining at the end of it all."

"If we give you a pistol, will you fight for the Lord?"
"But you can't kill the Devil with a gun or a sword!"
"Will you swear on the Bible?" "I will not!" said he,
"For the truth is more holy than the book, to me."

There's an ocean of darkness and I drown in the night
till I come through the darkness to the ocean of light,
for the light is forever and the light it is free,
"And I walk in the glory of the light," said he.


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E' bello sapere che non si è soli :)



Exploding

come avere i fuochi d'artificio sulla schiena che partono dal basso si aprono tutti e si liberano verso l'alto..
una sensazione fantastica...

sembrava difficile ma era facilissimo

perché c'è una fiammella nel cuore di ogni persona
e quando le vedi esplodi di gioia, è automagico...

E' difficile...

Non ho capito cosa è, ma è difficile :D

martedì 26 aprile 2011

La decima icona

La porta di fascine della capanna è ben chiusa e neanche il più saggio tra gli uomini potrebbe scoprirlo. Sepolta in profondità la sua natura illuminata, si permette anche di deviare dai sentieri dei venerabili saggi dell’antichità. Con in mano una fiaschetta di zucca, entra nella piazza del mercato; appoggiandosi a un bastone, ritorna alla capanna. Quando gli va, frequenta osterie e banchi di pescatori, risvegliando gli ubriaconi a se stessi.

Non importa più di raccontare dove si è giunti. Si è perso anche il desiderio della conquista. Perché non è una conquista. E' solo uno spolverare. Il percorso porta a capire che si è parte della natura delle cose. E la gioia di non dover più combattere è tale che ogni desiderio di conquista svanisce.
In realtà non si devia da nessuno sentiero. Quando ci si rilassa non esistono più sentieri. Per quello si può andare per templi ed osterie e trasformarli con la propria presenza. E' come un lume di cui sia stata pulito il vetro attorno. Rischiara le cose.

Ogni tanto si incontra qualcuno che è molto vicino a se stesso. Gli serve solo qualche parola di incoraggiamento. Che alla fine sono sempre queste dette in maniera diversa "abbi fiducia di quello che sei".

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E anche adesso, che sono innamorato, so che un giorno potrà andarsene.
E so che ci starò male.
E' così.

martedì 19 aprile 2011

lunedì 18 aprile 2011

Memoria

ci sono pagine tristi nella storia di una famiglia, di una nazione o nella vita di una persona. Di ogni persona.
Quando esse accadono, nel dolore che proviamo per una strage, per una morte di una persona cara, per una divisione, ci diciamo di non dimenticare, di mantenere la memoria.. affinché quella cosa non accada più, ecc.

Poi ce ne dimentichiamo. Quando tutte le persone che c'erano sono morte si dimentica, anche quando si tramanda ce ne siamo dimenticati e possiamo capire Carre solo per paragone ad un nostro dolore.

Il passato è passato. Il passato è finito. Non insegna niente il passato. Il passato si dimentica, si travisa, si interpreta.
Historia magistrae nothing.
Il passato è finito, bello o brutto che sia stato.
Ieri è finito a mezzanotte e non tornerà.
Il mondo ci sospinge avanti, con leggerezza, senza che ce ne accorgiamo, scivoliamo avanti nel tempo.
Lo facciamo da quando siamo nati la prima volta e forse anche da prima.

Incediamo lentamente, senza fare nulla.
Ecco il significato di quella frase "l'erba cresce ed il fiume scorre anche se tu stai seduto a non fare niente".
Ecco perché il modo migliore di vivere non è ricordare il passato e fare monumenti al ricordo e neppure correre verso un futuro o bramare di arrivare.. ad una morte che è l'unico punto certo del nostro futuro...
il miglior moro di vivere è "Non si può spremere la vita, ci si deve abbandonare alla vita, occorre lasciarsi andare. Non si può conquistare la vita, bisogna avere il coraggio di lasciarsi sconfiggere dalla vita. La sconfitta in tal caso è vittoria, e lo sforzo di vincere alla fine si rivelerà come un definitivo e completo fallimento"

imparare a lasciarsi andare è il procedere secondo la regola del mondo... scivolare lentamente in avanti, ogni secondo. In questo scivolare ogni gesto entra nell'armonia delle cose e il nostro cuore si rilassa.

Percorrere una via alla ricerca dell'illuminazione è come vivere vorticosamente con la speranza di ingannare la morte. Percorrere una vita per sentire ogni istante il piacere del camminare è la fine e l'inizio della mia ricerca.

Non ho iniziato questa strada per andare in un posto. Quando la iniziai mi rendevo semplicemente conto che non stavo bene nel luogo in cui ero. Non ho spostato il luogo, ma la mia percezione del luogo. Sono nel punto di prima, ma adesso sto molto meglio. La mia ricerca è finita, adesso sta iniziando lei a regalarmi cose :)

E ieri mi ha regalato un sogno.
Grazie.

sabato 16 aprile 2011

ZANZARE, MOSCHE E CANI SONO CONTRO LA MEDITAZIONE?

Shiki ha scritto:
DA SOLO, ATTRAVERSO UN PICCOLO VILLAGGIO,
UNA BUIA GIORNATA INVERNALE.
UN CANE ABBAIA E ABBAIA.

OSHO:
Questi haiku sono così diversi da ogni altro scritto composto da uomini di ogni dove.
Superficialmente leggerai ciò che è scritto:
DA SOLO, ATTRAVERSO UN PICCOLO VILLAGGIO,
UNA BUIA GIORNATA INVERNALE.
UN CANE ABBAIA E ABBAIA.

Se non ti do la chiave di lettura, non ti sarà possibile capirlo.
Cosa dice? DA SOLO, ATTRAVERSO UN PICCOLO VILLAGGIO… Dice: da solo attraverso il piccolo villaggio della mente. È pieno di pensieri, ma passo da solo, silenzioso, senza identificarmi con gli abitanti del villaggio della mia mente, con la folla.

DA SOLO, ATTRAVERSO UN PICCOLO VILLAGGIO. Naturalmente il tuo cranio è un posto piccolissimo – ma ancora così frequentato da una folla di immagini, di sogni, di proiezioni, di pensieri, quasi incalcolabile.

…UNA BUIA GIORNATA INVERNALE.
UN CANE ABBAIA E ABBAIA.

Quando entri in meditazione, la mente diventa un cane che abbaia. Crea più rumore che può per tirarti indietro: “Dove stati andando? Sei pazzo? Uscire dalla mente e andarsene? – questo è il cammino della follia! Torna indietro, immediatamente e chiudi la porta!”

In India c’è un bellissimo proverbio. Per gli Indiani l’elefante è, simbolicamente, l’animale più saggio che esista. Ma perché pensano sia il più saggio? – perché quando un elefante attraversa un villaggio, tutti i cani si radunano… non possono sopportare una bestia così grossa, il loro ego ne soffre. Grossa come una montagna! e loro sembrano così piccini. È insopportabile, bisogna fare qualcosa.

Così tutti i cani – e ogni villaggio in India è incredibilmente pieno di cani randagi, visto che nessuna istituzione, né municipalità è autorizzata a uccidere neppure i cani con la rabbia. Così, come ogni cosa in India, continuano a crescere. Nel momento in cui molti cani iniziano ad abbaiare, altri che sono nelle lontananze accorrono immediatamente – “Deve star succedendo qualcosa d’importante.” Così tutti i cani del villaggio si mettono al seguito di un elefante.

Il proverbio dice: “I cani continuano ad abbaiare, ma l’elefante non ci fa neppure caso.” Non si volge neppure a guardare i cani, va avanti per il suo cammino come se non li avesse neanche sentiti. È per questo – perché non si mette a litigare con i cani, non presta loro attenzione, rimane assolutamente indifferente, che è considerato saggio.

Questo è il cammino di un meditatore: rimanere indifferente a tutto l’abbaiare dei cani della mente. È un piccolo villaggio e ci sono molti cani randagi che si metteranno ad abbaiare per dirti grandi cose. Ti porteranno delle prove: “È sbagliato andare fuori dalla mente. Non hai sentito che un uomo impazzisce quando va fuori dalla mente? E poi, dove vuoi andare? Fuori dalla mente! Torna indietro. Riprenditi la tua intelligenza, non perderla.”

Tutti i cani abbaiano, ma il meditatore, come un elefante, prosegue per la sua strada senza prestare alcuna attenzione. Sotto un certo aspetto quello che dicono è vero: tu puoi andare fuori dalla mente in due modi. O cadi al disotto della mente – allora diventi matto. Se invece vai al disopra della mente, ti illumini.

C’è una certa somiglianza tra il matto e l’illuminato, dal momento che entrambi sono fuori dalla mente. Questa è la somiglianza. Ma uno è andato al di là della mente e l’altro al disotto della mente – anche se entrambi, però, sono andati fuori dalla mente. La mente ha quindi una sua verità in proposito: “Non uscire dalla mente, è così che si diventa matti. Torna a casa.”

Ma il meditatore se ne va da solo, come un elefante – i cani abbaiano e continuano ad abbaiare… Lentamente il loro abbaiare si perde in lontananza, come un eco che si perde nelle valli, o come un sogno che hai visto altrove. Più vai oltre la mente e meno senti i cani abbaiare con i loro ragionamenti, le loro ideologie, le loro filosofie.

Le loro religioni, le loro teologie, i loro credo politici, i loro comportamenti sociali, i loro condizionamenti… tutto è presente nel loro abbaiare, ma tu vai avanti, come un elefante, sempre più lontano, nel profondo di te stesso. E poi sarai così lontano che non sentirai neppure più l’abbaiare dei cani.

E una volta che ti sei allontanato, i cani si disinteressano di te. Vanno per la loro strada e ognuno, separatamente, va a fare quello che stava facendo prima. Adesso non c’è più bisogno di radunarsi, l’elefante se n’è andato. Forse credono che se ne sia andato grazie al loro abbaiare, questo è il modo di funzionare della mente: “Forse l’elefante ha avuto paura.”

Mi hanno raccontato…
Un elefante stava attraversando un ponte con una mosca posata sulla testa. Il ponte iniziò a vacillare – era un vecchio ponte – e la mosca disse all’elefante, dopo aver passato il ponte… Non era crollato, ma era vacillato e avevano corso un grosso rischio. La mosca disse allora all’elefante: “Figlio mio, eravamo troppo per il ponte!”
L’elefante, sentendo parlare qualcuno, chiese: “Chi sei? E dove sei? E se fosse mia madre a parlare, certamente non potrebbe sedermi in testa.” La mosca si avvicinò ai suoi occhi… ed è strano, gli elefanti sono molto grossi ma i loro occhi sono molto piccoli. Questo prova che non è stato dio a creare questo mondo. Un modo di fare così poco scientifico! Un animale così grosso con occhi così piccoli… solo un idiota poteva fare una cosa del genere. Non può essere l’opera di un dio intelligente.
L’elefante guardò la mosca e disse: “Madre, è vero. Siamo noi due che abbiamo fatto vacillare il ponte.”

L’idea che gli elefanti siano molto saggi nasce da storielle del genere. Ha accettato la cosa: “Non preoccuparti, non discutere con questa stupida mosca che ti chiama figlio e crede che il ponte vacillasse per causa nostra. Non serve mettersi a discutere. È meglio accettare la cosa: ‘Madre, è vero’ e tu continua per la tua strada.”

Non farti distrarre.
Non farsi distrarre è saggezza.

Ci potranno essere mosche e ci potranno essere zanzare – anche se abbiamo la più grande zanzariera del mondo! Ma loro aspettano fuori! Sono esseri molto silenziosi e hanno il senso della musica: dopo che ti hanno preso, cantano una canzoncina. E sono vecchi nemici del meditatori, ma non devi preoccupartene. Devi andare avanti.
Zanzare e mosche e cani – di fatto il mondo nel suo complesso è contro il meditatore.

Ti abbaieranno dietro! Se sei seduto in silenzio tua moglie arriverà di corsa: “Cosa stai facendo? Perché sei in silenzio? Parla!” E se parli, sei nei guai. Appena apri la bocca tua moglie non ti lascia finire la frase e ti salta addosso. Qualsiasi cosa tu faccia, ti metti nei pasticci.

Il mondo è contro il meditatore, perché colui che medita fa qualcosa che il mondo vuole ignorare. Egli cerca di diventare un buddha, un Everest di consapevolezza – ciò disturba tutti. Ognuno cercherà di distrarti. Il prete, il politico, i genitori, i vicini, gli amici – ognuno cercherà di farti smettere: “Cosa perdi il tuo tempo a fare?”
Quand’ero bambino dovevo sentirli tutti dire… alla fine decisero: “O diventa matto o, chissà? Può diventare un buddha. Comunque non diventerà un essere umano normale.” Ognuno mi diceva la sua…

I miei zii, le mie zie venivano da me, eravamo una grossa famiglia patriarcale. C’era sempre qualcuno che guardava cosa stavo facendo: “Cosa stai facendo? Perché stai seduto in silenzio?”
Al che io rispondevo: “Non sto seduto in silenzio, il silenzio mi sta succedendo, che devo fare?”
“Ti sta succedendo? Ma se a noi non succede.”
Io dicevo: “Cosa ci posso fare se non vi succede? A me sta succedendo! Lasciatemi in pace.”

A poco a poco ci fecero l’abitudine, talmente l’abitudine che… Mia madre è qui. Quando me ne stavo seduto in casa mi chiedeva: “Hai visto qualcuno in giro? Ho bisogno di qualcuno che mi vada a prendere delle verdure al mercato.”
E io rispondevo: “Non ho visto nessuno. Se mi capita di vedere qualcuno, vengo a dirtelo.” Alla fine accettarono il fatto che “Quest’uomo è assente. Non bisogna contare su di lui.”

Per una o due volte contarono su di me e capirono che “Non è affidabile.” Mi mandavano al mercato al mattino per comprare delle verdure. Verso mezzanotte ero di ritorno a casa e chiedevo: “Ho dimenticato che cosa dovevo prendere.” Erano stati ad aspettare tutto il giorno e disperati chiedevano: “Ma dove sei stato tutto il giorno?”

Io dicevo: “Ebbene, a ogni angolo di strada ci sono persone pronte a discutere con me. Io poi mi lascio prendere così tanto dalla discussione, che quando arrivo al mercato mi sono completamente dimenticato di che cosa dovevo fare. Visto che non valeva la pena di stare lì, sono andato al fiume a meditare.”
Un giorno una zia mi mandò al mercato: “Porta delle banane,” mi disse.
Io dissi: “Vuoi proprio dire delle banane?” (in inglese ‘banana’ vuole dire anche un ‘matto’ n.d.t.) Te ne posso portare tante! La città ne è piena.”

Disse: “Non voglio dire quelle ‘banane’, intendo il frutto!”
Dissi: “Va bene, vado.” Me ne andai al mercato e, alla prima bancarella, chiesi al fruttivendolo: “Quali sono le banane migliori che avete e le più costose?”
Quell’uomo mi conosceva e sapeva che non avevo mai messo piede in un mercato. Era la prima bancarella all’entrata del mercato. Sapeva che ero un tipo eccentrico e mi diede le peggiori banane che aveva, quasi marce, a un prezzo esorbitante e tornai a casa con quelle banane.

Sapevo che cosa stava succedendo, ma mi dissi: “Questa è la buona occasione per togliermi di torno questi matti una volta per tutte.” Diedi le banane a mia zia, che disse: “Ma sei matto? Sono tutte marce!”

Replicai: “Ho chiesto al fruttivendolo di darmi le migliori banane e gli ho detto che avrei pagato il massimo. Così ho pagato il massimo e tu dici che sono marce? Quest’uomo conosce le banane meglio di me. A me non interessano le banane, né come frutta né come persone.”

Lei disse: “Portale fuori! C’è una mendicante seduta là sotto l’albero: dalle a lei.”
Persino la mendicante non le accettò. Mi disse: “Buttale via. Credi che sia pazza come te? Queste banane… È la prima volta in vita tua che vieni a darmi qualcosa. Queste banane marce – buttale via! Nessuno le vorrà prendere.”

Io dissi: “Va bene.” E le buttai nel fango. Dopo questo incidente nessuno più mi chiese di portare a casa qualcosa. Venni considerato come un membro della famiglia assente. E a me andava bene perché non venni più disturbato, fui risparmiato dal loro abbaiare. Nessuno mi parlava, nessuno faceva neppure caso se ci fossi.

Persino mia madre mi chiedeva: “Hai visto qualcuno?” – e io ero lì, di fronte a lei! E io replicavo: “Anche se non ho visto nessuno in casa – la casa sembra vuota – se incontro qualcuno, te le farò sapere.”
Il mondo nel suo complesso è contro il meditatore perché il meditatore diventa a poco a poco un estraneo. Tutti sono rivolti all’esterno e tu all’interno.

(OSHO, tratto da Communism and Zen Fire, Zen Wind)

venerdì 15 aprile 2011

Chi guarda cosa...

Un buon maestro non ti dice cosa pensare.
Cerca invece di creare una frattura nella coerenza del pensiero o in una convinzione profonda.
E' dalla frattura che inizia il processo.
Per questo che un buon maestro deve essere contraddittorio e provocatorio.

Quando il dito indica la luna, guardare la luna non serve a niente.
Se si vuole capire qualcosa, bisogna osservare il dito.

giovedì 14 aprile 2011

Comprendere

è confortante sapere che quello che sperimento non sono fantasie della mia mente.
La mia più grande paura ancora, oltre a quella di morire o di essere ferito, è quella di perdere il senno della mia mente, durante queste ricerche.
Allora cerco in Internet e trovare conferme mi conforta.
Ieri sera sono entrato in RuJuing. Ho avvertito nettamente per la prima volta la non mente.
Ho visto i pensieri scorrere lontani. Non stavo dormendo e non ero sveglio.
Ho sentito una cosa all'altezza della nuca. Ed è stata come un'apertura. In quel momento ho proprio avuto la consapevolezza che non era un fattore momentaneo legato alla meditazione, è stato qualcosa che si è fissato stabilmente. Oggi riesco tranquillamente a muovere l'energia lungo la schiena solo pensando a questo centro nella nuca. Ho scoperto che è una parte del "piccolo circuito celeste" ed è legato all'esperienza di Kundalini che ho avuto un paio di settimane fa.
L'energia lungo la schiena si sta liberando e muovendo.
Anche nel petto all'altezza del cuore l'energia si muove liberamente quando la comando.

Sono cose che non dovrei neppure scrivere, dice una parte vecchia della mia mente.
Ma c'è un'altra parte che ha smesso di preoccuparsi di cosa pensano gli altri. ;)
Quello che pensi tu di me inizia ad essere per me un problema tuo, non mio.
Non ho nessun potere su quello che tu pensi, ma soprattutto sto smettendo di desiderare di averlo.

Buon tantien. :D
Trascendere la mente è paradossale e contraddittorio per la mente stessa!.. perchè è il principio che va trasceso, il senso comune della contraddizione.
Per esempio il sentimento comune di odio/amore.. trascendere gli stessi opposti non significa vivere nell'amore falso e nell'abbracciare tutti quelli che s'incontrano.. i due sentimenti odio/amore convivono benissimo insieme, come benissimo per natura convivono tutti gli eventi naturali di sole, pioggia, terremoti,spostamento dei continenti, buio, nebbia, sole.. Trascendere in sostanza significa non inserire in una categoria mentale di giusto/sbagliato, bello/brutto, morale/immorale ecc un qualsiasi evento.
In questo caso si trascende la mente.
Trascendere la mente inoltre non significa doverlo esternare come fa chi vuole vedere che tutto è amore e dolcezza e parla e si comporta di conseguenza, soffocando l'odio, negandoselo, perchè non si vuole schierare nel "brutto sentimento".
TRASCENDERE il duale è un esercizio interiore con conseguente comprensione interna, è UNA FORMA MENTALE NUOVA DI ACCETTAZIONE DEGLI OPPOSTI.. ovvero NON INSERIRE UN EVENTO IN NESSUNA CATEGORIA, ma accettarlo per quello che è: un evento!
Questa l'origine del Tao, dello Zen.. la sintesi dell'Advaita Vedanta.
Se mi pongo nel solo "amore", non ho trasceso nulla.. mi sono posizionata nel duale, ho scelto l'aspetto più comodo negando il più scomodo.. se mi pongo invece nella zona neutrale, dove non inserisco nessuna marcia meccanica, nessuna categoria ed accetto in me il mio sentimento ora di "odio" ed ora di "amore" avrò trasceso entrambi gli aspetti.. e guarderò di conseguenza il mondo per quello che è.. avrò superato l'opposizione di ogni contrario IN ME, trascendendo entrambi gli opposti.. ma è solo un fatto interiore la "non divisione"..e non necessariamente deve diventare un fatto di esibizione esteriore, come mostrare “beotitudine costante”, come continuare a ripetere per autoconvinzione che tutto è bello e sacro o che la guerra è brutta.. che non è altro che incapacità di prendere in seguito una decisione necesaria, o una posizione nel mondano, per paura di scivolare in un opposto.
Vivere nel neutrale è vivere nella consapevolezza ed accettazione.. ma è soprattutto fare sempre la scelta equilibrata del momento in cui serve ..e senza eccessi di coscienza.

Leggo questo e mi torna in mente quello che ho sperimentato ieri sera. E' nella trascendenza che si scopre qualcosa che diventa il vero amore, la beatitudine, il piacere di non preoccuparsi di quello che accade, guardare i pensieri e le emozioni come se scorressero su di uno schermo lontano decine di chilometri. E scoppia dentro qualcosa di gioioso, di fantastico, qualcosa che non saprei come chiamare, amore non duale forse, l'amore ha sempre paura, questo è amore senza paura. Non è che non ho più paura ma ne ho infinatemente meno di prima.
Prima avevo paura sempre. Non me ne rendevo conto ma avevo sempre paura, di ogni cosa. Quando la paura scema allora il riso esplode perché è come se per la prima volta nella nostra vita fossimo veramente felici, veramente rilassati, come se una corda che era tesa non lo fosse più.
Alcuni dicono "tornare bambini" perché quando si è bambini forse questa paura non esiste, non esiste ancora, non abbiamo iniziato a costruire quel mondo di paure e di autoprotezione eccessive, che sono date dall'ignoranza di un fatto: che l'erba continua a crescere e il fiume a scorrere. Che ci sarà sempre qualcuno o qualcosa che si occuperà di noi. Noi stessi.
Non c'è indifferenza nella non divisione, c'è felicità.

Ma forse sono così felice perché sono innamorato. :D

mercoledì 13 aprile 2011

oggi

ho ricevuto dei fiori...
e sono fuori :D

Obiettivi

Non è vero che la ricerca non si pone obiettivi.
Ho un obiettivo.
Ridurre significativamente il mio rischio di diabete.
Saputo che il mio BMI (Body Mass Index) deve restare sotto il 25 e che il peso corrispondente è BMI * altezza * altezza. Significa che io, essendo 1,79, devo restare sotto gli 80 kg.
Nel corso di quest'anno devo lasciare andare oltre 14 kg del mio poderoso fisico.

Un bagno di verdura mi attende!! :D

martedì 12 aprile 2011

Al tempo del Buddha Shakyamuni
Manjusri si recò all'adunata dei Buddha.
Quando arrivò la riunione era già finita,
soltanto una ragazza era ancora immersa
in una profonda meditazione.
Manjusri chiese al Buddha com'era possibile
per la ragazza raggiungere quella condizione
che persino lui non riusciva a conseguire.
Falla uscire dal samadhi
e chiediglielo tu stesso,
disse il Buddha.
Manjusri girò attorno alla ragazza per tre volte,
fece schioccare le dita
e cercò in vari modi di riscuoterla,
ma invano.
Il Buddha Shakyamuni disse:
anche centomila Manjusri
non potrebbero disturbarla,
ma sotto questo luogo c'è un Bodhisattva,
Mo-myo, se viene qui si risveglierà.
Non appena il Buddha ebbe finito di parlare
apparve quel Bodhisattva,
rendendo omaggio al Buddha.
Shakyamuni lo invitò a destare la ragazza.
Il Bodhisattva andò di fronte alla giovane,
fece schioccare le sue dita
ed in quell'istante la ragazza
uscì dalla sua profonda meditazione.

Mumon, un maestro zen, osserva:
Se Manjusri, che si suppone
sia stato il maestro di sette Buddha,
non poteva far uscire la ragazza dalla meditazione,
come potè farlo allora un Bodhisattva
che era un semplice principiante?
Se comprendete questo adeguatamente,
potete entrare voi stessi nella grande meditazione,
mentre ancora state vivendo nel mondo dell'illusione.


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Questo è uno dei koan più difficile da comprendere per me.
E non sono ancora sicuro di averlo compreso per bene.

Quello che forse vuole dire è che non esiste la meditazione profonda.
La meditazione profonda è la presenza profonda nell'esistenza.
Quindi la ragazza non è su di un altro pianeta, è sempre consapevole di quello che sta accadendo.
E se non risponde a Manjusri è solo perché lui stesso è insicuro di sé.
Quando arriva uno sbarbo, che è sicuro di sé, la ragazza non ha nessun problema a scambiare due sorrisi con lui.
Sono due i significati: sii maestro di te stesso e la profonda meditazione è profonda presenza.
Ma ho la sensazione profonda di non avere ancora compreso questo koan. :D

cicli

Si chiude il ciclo della scienza come fede.
Fukushima è la pietra tombale sulla fiducia nella scienza, già minata dagli OGM, dall'inquinamento e da tante cose che non ci piacciono più. Eravamo partiti bene all'inizio del secolo, Einstein, tecnologia, i treni, gli aerei, le automobili. L'apice è stato raggiunto con l'atterraggio sulla Luna. Il sogno di un'umanità in grado di superare limiti millenari. Poi ha continuato nell'interesse economico delle multinazionali, senza troppo pensare e riflettere.
Fukushima è la dimostrazione dell'incapacità dell'uomo di gestire ciò che ha realizzato. Non sanno cosa fare, gettano acqua sul fuoco come uomini primitivi, su di un fuoco che sanno come accendere ma non come spegnere. Il fuoco eterno.

E finisce l'Europa unita. Un sogno nato dalle ceneri del nazismo, rafforzato dal pericolo rosso, ma che non è sopravvissuto neppure vent'anni alla fine del comunismo. Tanta retorica e belle parole. Oggi con la crisi economica e nessun nemico ognuno fa quello che vuole. La moneta unica è stato il canto del cigno di un agglomerato che non è riuscito a superare l'ammucchiata. Di parlamenti schizofrenici che mettono al bando le auto e autorizzano gli OGM, di un governo che non governa e di stati che continuano ad andare in ordine sparso.

E come sempre quando qualcosa muore altro nasce.
Nasce la ricerca di vite equilibrate con il cosmo, speranze e timori millenaristici, fini del mondo e inizi.
Nasce la libertà di essere individui e la fine di conglomerati di cittadini.
Ma è più facile vedere quello che finisce che quello che sta nascendo.
Come un angelo della storia.

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C’è un quadro di Klee che si intitola Angelus Novus. Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo. Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali distese. L’angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato. Dove ci appare una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe, che accumula senza tregua rovine su rovine e le rovescia ai suoi piedi, egli vorrebbe trattenersi, destare i morti e ricomporre l’infranto. Ma una tempesta spira dal paradiso, che si è impigliata nelle sue ali, ed è così forte ch’egli non può più chiuderle. Questa tempesta lo sospinge irresistibilmente nel futuro, a cui egli volge le spalle, mentre il cumulo delle rovine sale davanti a lui nel cielo. Ciò che chiamiamo il progresso è questa tempesta.

Walter Benjamin

lunedì 11 aprile 2011

La nona icona


Azzurri fluiscono i torrenti, verdi si elevano le montagne. 
Seduto, se ne sta a guardare le cose nel loro mutare.


Si, ma che palle.
Guardo le cose nel loro mutare ma mi stanco.
Le vedo nel loro fluire e mi annoio.
Ho bisogno di una persona da ammorbare con i miei pensieri, il mio affetto, le mie divagazioni, le mie risate, le mie ossessioni, le mie scoregge, i miei cattivi umori ed i buoni amori.
Da solo mi annoio a morte e non riesco a divertirmi come quando sono con qualcuno.

Cercherò di divertirmi trovando soluzione a questa cosa... :D

sabato 9 aprile 2011

chi segue chi?

Buddhist monks go on following the Buddha. They sit the same way, they talk the same way, they behave the same way. That is not going to help at all. That is not going to make you religious. That is not going to make you another Buddha. You are being simply stupid. And the more stupid you are the better you can imitate, because imitation needs no intelligence. In fact, only a mediocre mind can be imitative.




Quando sono qui seduto a casa di sera a fare niente e mi annoio mi chiedo: cosa farebbe un buddha per non annoiarsi? Ed è una domanda idiota. La vera domanda è "cosa farei io per non annoiarmi?" ecco perché noi siamo il Buddha. Io scrivo ste scemate su sto Blog, Buddha non so che facesse e adesso ho capito perché Bodhidarma è partito per l'oriente!! :D

venerdì 8 aprile 2011

la morte

stasera ero a teatro a vedere Reve d'Automne al Piccolo.
Inizia con una riflessione: guardavo una città e mi rendevo conto che tra cento anni nessuno dei suoi abitanti l'abiterà più e nessuno dei suoi abitanti di 100 ani fa l'abita ancora.

Le nostre vite, i nostri amori, il nostro lavoro, ogni cosa che da un senso alla mia vita è sparita, lasciandomi una leggerezza e una felicità che non sono riuscito a trattenere: ho riso per tutta l'opera facendomi perfino richiamare da una sciura che mi era seduta accanto.

Sono tornato a casa camminando in estasi, sorridendo. Ogni cosa mi faceva ridere.
Liberarsi dalla propria morte, anche per un solo istante, è un'esperienza fantastica.
Finora l'avevo realizzato solo a livello mentale, stasera l'ho provato nel profondo della mia essenza.
Domani so che tornerà il timore del futuro e della morte.
Ma sarà un po' meno forte e comunque le sue fondamenta sono erose e prima o poi crollerà anche quel timore.
Assieme a tutti gli altri timori, pensieri, convinzioni e immagini che si stanno sgretolando in questi mesi.

Il risveglio non è un cambiamento di un istante, ma è un istante che inizia a cambiare tutto quanto: il risveglio è un insieme di fuochi artificiali da guardare rapiti come da bambini, un esplosione di colori dove prima vedevo solo il nero della notte :D

giovedì 7 aprile 2011

...


sciogliermi,
in un mare di glicine

Essere amore

Ieri stavo meditando e ad un certo punto il mio cuore è esploso, come un reattore di nucleamore si è aperto ed il fallout è ricaduto tutto attorno. Ho lanciato amore in giro per la stanza e per il mondo.

Poi in serata è arrivata un po' una doccia fresca.

Comprendo quanto sia frammentato tutto quello che sono, quanto ignoro di me stesso...
sono un caos completo, indeciso, insicuro, pronto a tornare indietro o andare avanti mille anni con un pensiero, un emozione.. e ancora assolutamente incapace di vedere il qui e ora.
Al massimo riesco ogni tanto a ricordarmene e a rilassare il corpo.
E in quei momenti il sorriso affiora.

martedì 5 aprile 2011

Vivere

Ho vissuto senza pensare al passato e senza pensare al futuro. 
E ho scoperto che quello è il solo modo per vivere; altrimenti si finge solo, ma non si vive affatto. 
Si spera di vivere, ma non si vive. 
E si ricorda di aver vissuto, senza aver affatto vissuto. 
Si tratta o di ricordi o di immaginazione, mai di realtà.

(Osho)
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Immaginazione, speranza di vivere.
E' quello che mi sta accadendo oggi. Immagino, costruisco, faccio fantasie e monto speranze su di un futuro che vorrei.
E resto deluso. Perché è l'unica cosa che può accadere di buono quando mi faccio i viaggi mentali.
Se infatti il desiderio dovesse avverarsi è perfino peggio.
Perché dopo un fugace piacere per qualche giorno la cosa svanisce e devo costruirne un altro.
E' come da piccoli con i giocattoli.
Ci giochi per un po', quelli belli ti sembrano ad un certo punto fantastici.
Ma poi di tutti prima o poi mi sono stufato.
E' il meccanismo del desiderio che porta la delusione, sia che il desiderio non sia soddisfatto sia che lo sia.
Non c'è scampo. L'unico scampo è trascendere il desiderio. Perché anche negare un desiderio è desiderare. :))


A te che hai appena finito di leggere queste parole mando un abbraccio.
Ti avvolgo tra le mie braccia e ti stringo forte.
Grazie di passare di qua.
Ti voglio bene.

listening

Only the open mind can be ready to listen to something that goes against it. 
The closed mind can listen only to that which supports it.

Osho

riuscire ad ascoltare non vuol dire condividere, vuol dire evitare di sovraimporre la propria opinione su quello che si sta ascoltando. L'opinione esiste, ma se ne sta in disparte.
E' solo quando abbiamo paura di cambiare opinione che l'opinione cerca di difendersi con la violenza.
Ma se la paura di cambiare opinione (che non vuole dire doverla cambiare) non prevale, allora l'ascolto diventa molto interessante. :D

lunedì 4 aprile 2011

Numeri

Il 2 settembre, una risata ha iniziato a cambiarmi la vita
Il 3 ottobre, ho smesso di fumare
Il 3 aprile, ho scoperto che ci sono esseri umani coi quali lo scambio di energia è una fusione...
era successo per caso due anni fa, ce ne eravamo accorti entrambi, oggi abbiamo avuto il coraggio di riprovare, e il suo essere era il mio e il mio era suo, ed è bastato un abbraccio.

venerdì 1 aprile 2011

ma va a cagare

stamattina in bici, una strada si inserisce da destra e deve dare la precedenza.
Arriva uno scooterista, di quelli tutti in nero con copertina Tucano e motore almeno 250 cc., rumore pieno, 40enne in carriera e ovviamente non mi dà la precedenza e accelerando mi costringe ad allargarmi altrimenti mi avrebbe buttato per terra. Non mi ha neppure degnato di uno sguardo. Sa che un ciclista non ha il coraggio di una collisione in cui rischia la vita o un arto e frena, anche se gli tagli la strada.
Dopo 20 metri il semaforo e si deve fermare. Gli dico "ehi". Mi ignora. Gli ripeto "Ehi non si dà la precedenza".
Mi guarda con un sorriso berlusconiano 24 denti dicendo "con tutta quella bella strada libera ci stavamo tutti e due". Proprio berlusconiano. Ignora le leggi e le fa proprie.
Gli ho risposto "ma va a cagare".

Poi ora ripensandoci mi rendo conto che io seguo le leggi senza pensare. Ho il diritto di precedenza e allora passo io. Invece c'era tanta bella strada libera. Il mondo non è legge. Il mondo è anarchia.
Gli brucerei volentieri lo scooter e lo farei morire con la tortura della goccia di acido, ma non tanto perché non mi ha dato la precedenza, ma perché una tale testa di cazzo mi ha dato una lezione di vita che non sono ancora in grado di accettare :)))

l'esistenza non è seguire leggi immutabili, l'esistenza è l'adeguarsi al momento...

ehehehehehe

Veeresh

l'altra sera giocavo con Vereesh, ballare, scuotere le mani, chiudere gli occhi e ascoltare il proprio cuore..

e mentre tenevo gli occhi chiusi, improvvisamente, ho visto attorno a me delle fiammelle, gialle e rosse, nei cuori delle persone che c'erano nella sala...

e ho capito tante cose, tra cui il motivo per cui mettiamo i lumini ai morti. Desideriamo che la fiamma del loro cuore continui a vivere.
Noi sappiamo che ognuno di noi ha una fiammella nel cuore, ma ci vuole gente come Veeresh per aiutarci a raggiungere quella libertà da noi stessi per poterla vedere.

================= un gioco di Veeresh =============

Adesso siediti, chiudi gli occhi e rilassati.
Pensa ad uno dei momenti della tua vita in cui eri innamorato, in cui hai sentito amore, in cui sei stato felice, adesso senti nel tuo cuore quella sensazione, sorridi, perché quando sorridi il cuore si apre. Senti quella sensazione e rivivila dentro il tuo cuore. Senti l'amore dentro il tuo cuore.

Adesso lascia andare il ricordo e tieni solo l'amore nel tuo cuore.
Percepisci questa sensazione di amore. Senti l'amore in sè.
Vai da una persona che ti è vicina e dille "io sono l'amore che c'è dentro il mio cuore" e abbracciala.

friday

quando il dito indica la luna, lo stolto guarda la luna, il saggio il dito

qui e ora

;)