venerdì 11 febbraio 2011

la rinuncia all'io è voluttà

Uno e tutto (Johann W. Goethe)

Per ritrovarsi nell'Infinito
si annulla il singolo volentieri,
ed allora ogni tedio si placa;
non più brucianti desideri né sfrenata volontà,
non più l'esigere molesto né il dovere rigoroso,
la rinuncia all'io è voluttà.

Anima del mondo vieni, infonditi in noi!
Poi l'alto impegno delle nostre forze
sarà lottare con lo spirito del mondo.
Ci guidano propizi spiriti benigni,
maestri sommi ci fanno strada indulgenti
verso colui che crea e creò ogni cosa.

E così ridar forma a ciò che è creato,
affinché niente contrasti irrigidito,
è l'opera dell'eterna azione della vita.
E ciò che non era vuole ora divenire
limpidi soli, terre variopinte,
senza mai sosta, senza mai quiete.

Deve sommuoversi , agire creando,
darsi una forma per poi trasformarsi,
solo apparenti i momenti di quiete.
L'Eterno in tutti senza sosta freme
poiché tutto deve in Nulla dissolversi
se nel suo Essere vuol permanere.


========================

è quello di cui ho bisogno da ieri...
avere il tempo di stare seduto davanti ad un muro bianco
avere il tempo e il luogo per scivolare dentro me stesso
godere di quel silenzio, di quel piacere, di quel sorriso che lo scivolare dentro di me riesce adesso a darmi..
prima provavo timore, insofferenza, sconcerto..
poi dopo aver più volte frequentato questo luogo
è diventato ospitale, caldo, piacevole..
e ora ne ho bisogno...
lo cerco in autobus e in tutti i momenti in cui posso stare in quiete, io, con me stesso...

Nessun commento:

Posta un commento