giovedì 10 febbraio 2011

L'esistenza è una tua eco

Domanda:
per tutta la vita ho cercato di trovare qualcuno che mi amasse veramente, e che accettasse veramente di essere amato da me. Tutto il mio sforzo è stato un doloroso fallimento e ora mi sento totalmente disperato e rifiutato.
Cosa c'è di sbagliato in me? Come posso sentire l'amore dentro di me? Come posso incontrare e amare veramente me stesso?

OSHO:
Ferrero, il primo passo è stato fatto nella direzione sbagliata, e quando il primo passo è fatto nella direzione sbagliata, tutto il tuo viaggio va a rotoli.
Tu hai iniziato a cercare qualcuno che ti amasse veramente. Ed è lì che hai sbagliato.

La cosa fondamentale è amare te stesso; se ami te stesso, troverai un'infinità di persone che ti amano, perchè una persona che ama se stessa diventa amorevole, amabile, acquista grazia e dignità. La persona che non ama se stessa resta brutta; perchè se non ti ami, ti odii: non vi è altra possibilità.

Non puoi essere semplicemente neutrale; nella vita non esiste neutralità: o sei questo o sei quello.
Se non ti ami, ti odii; e in quell'odio avveleni e deformi il tuo essere. Come ti puoi aspettare che qualcuno ti ami? Se perfino tu non riesci e non vuoi amarti, chi potrà mai farlo? Ricordati la famosa affermazione del mistico ebreo Hillal: «Se tu non sei favorevole a te stesso, chi potrà mai esserlo?»

E anche il resto di questa affermazione è splendida: «Se tu sei favorevole solo a te stesso, che senso avrà mai la tua vita?». Queste sono le due polarità: il primo obbligo che hai verso te stesso è amarti; e come seconda cosa, non perderti in questo amore per te stesso, altrimenti la tua vita non avrà significato. Non avrà senso alcuno.

Quando sei riuscito ad amare te stesso, allora cerca l'altro, trova l'altro. E troverai che il mondo intero è colmo di persone ricche d'amore, persone bellissime. Tu solo non eri bello, non fluivi con la vita, non eri ricolmo d'amore e per questo non riuscivi a trovare nessuno che ti potesse amare. E questo non è vero solo per te: accade a molte persone. La maggior parte dell'umanità soffre per lo stesso problema: tutti vogliono essere amati e nessuno sa cosa sia l'amore. Nessuno sa come amare se stesso.

L'amore è un'arte somma. Si impara a dipingere, si impara a suonare, per anni una persona deve far pratica per imparare a suonare, e pian piano acquista la capacità di creare qualcosa di meraviglioso. L'amore è la somma bellezza, il fenomeno più grande che esista, e non lo si impara mai. Tutti pensano che per il solo fatto di essere al mondo, si è in grado di amare: è un'assurdità.

La vita è un'opportunità per imparare cos'è l'amore. Il potenziale esiste, ma deve essere trasformato in attualità. Un esempio: tutti sono potenzialmente capaci di nuotare, ma questo non significa che tutti sappiano cosa significhi nuotare. Lo si deve imparare.

Sembrerà paradossale, ma non lo è. Meditate su questa affermazione: «Si deve imparare ad essere ciò che si è». L'amore esiste, non è raffinato, è simile ad un diamante appena trovato in una miniera, un Koo-i-noor , il più grande diamante del mondo.

Quando venne scoperto, chi lo aveva trovato non sapeva di essere diventata la persona più ricca della terra, e diede il diamante ai suoi bambini perchè giocassero. Pensava fosse solo una pietra molto bella, neppure semi preziosa; i bambini lo usavano nei loro giochi, e per mesi lo tennero, finché se ne scoprì il valore.

Fu scoperto da qualcuno che sapeva cosa fossero i diamanti. Un gioielliere non riuscì a credere ai propri occhi; non aveva mai visto una pietra preziosa così grossa, un diamante così grosso. È il più grosso del mondo. E da allora in poi, per secoli, è stato lavorato, raffinato. Ora è solo un terzo del peso iniziale, ma più è stato tagliato, raffinato, ripulito, più il suo valore è aumentato.

Ora il peso è ridotto ad un terzo, ma il suo valore è milioni di volte più alto. La stessa cosa accade anche con l'amore: l'amore è un diamante non ancora tagliato, non ancora raffinato, devi imparare come fare.

Ed è un'arte somma, è come suonare nel tuo stesso cuore, è come imparare a danzare nell'essenza più intima del tuo essere, una danza di energia, e solo quando danzi ricolmo d'energia, e il tuo cuore è ricolmo di un canto, e la tua anima è una sinfonia, riuscirai a trovare qualcuno che ti ami.

Quando sarai in grado di condividere la tua energia, troverai qualcuno in grado di amarti.

Tu dici:"Per tutta la vita ho cercato di trovare qualcuno che mi amasse veramente...". Cosa vuoi dire con: che mi amasse veramente? Devi avere un'idea. Ed è questa la seconda cosa che è andata nella direzione sbagliata...
Hai qualche idea di cosa sia vero amore, devi essere un perfezionista, e nella vita nulla è perfetto. Ecco perchè le cose sono bellissime; se nella vita le cose fossero perfette, l'esistenza sarebbe una noia mortale.

Bertrand Russel sembra aver ragione quando dice: «Non mi piacerebbe andare in paradiso, se mai ne esistesse uno. Perchè vi troverei solo persone perfette, e la vita sarebbe una noia mortale». Prova a pensare ad una vita
circondato da persone perfette, tutti sarebbero perfetti; quindi non vi sarebbe più nessuna crescita, nessuna evoluzione, d'ora in poi non accadrebbe più nulla di nuovo.

Le persone che vivono in paradiso, se mai ne esiste uno, devono essere bloccate, ferme l'una rispetto all'altra, annoiate... non è possibile andare da nessun'altra parte: una volta entrato in paradiso, non puoi più scappare, non vi è via d'uscita.

La perfezione crea una mente nevrotica, l'idea stessa di perfezione crea nevrosi. E tu devi avere qualche idea di cos'è il vero amore. Cosa intendi per «vero amore?». L'amore è amore! Non esiste «vero amore» nè esiste «falso amore»: l'amore è semplicemente amore, e l'amore basta a se stesso. Non ha bisogno di essere vero, non ha bisogno di essere falso.

Ma la gente ha delle idee. Ad esempio, qualcuno ha l'idea che solo se l'amore è immortale, allora è vero. In questo caso sei alla ricerca di una rosa che non appassirà mai, non morirà mai: non la troverai mai; oppure, se mai la trovassi, sarà una rosa di plastica. Non potrà essere viva. Un fiore vivo esiste al mattino, danza col vento, bisbiglia al sole, gioca con le farfalle, ricolmo di felicità; e la sera va, i petali cadono, e domani non ne troverai neppure traccia; non saprai da dove è venuto, nè dove se n'è andato. È venuto dal nulla, e nel nulla è scomparso; eppure era un fiore vivo.

Ma la gente ha idee molto stupide sull'amore. Una di queste è che sia eterno, e questo diventa per loro un ostacolo. Come prima cosa vogliono che tutto sia sicuro, pianificato, vogliono essere certi che questo amore permanga. E come ne puoi essere sicuro: nessuno può darti garanzie. Non esistono assicurazioni per l'amore.

Oggi può esistere, e domani se n'è andato... e quando domani se ne andrà, non dire che era irreale. Altrimenti avrai frainteso l'essenza dell'amore.
La realtà cambia continuamente, solo il falso permane in eterno. Il reale continua a mutare; la realtà è crescita. È una crescita continua, senza fine. Se qualcosa può essere detta permanente nella vita, questa è solo la crescita, il mutamento. Fatta eccezione per il mutamento, tutto il resto muta!

Quindi, quando il tuo amore scompare, non dire che era falso, irreale. Giudichi secondo un tuo criterio, un criterio assurdo, secondo il quale le cose per essere reali devono essere permanenti.
Questa idea ha torturato milioni di persone, per secoli; e milioni di persone, a causa di questa idea folle, non poterono amare.

E ricorda: non sto dicendo che l'amore deve scomparire domani; non sto dicento questo: può scomparire come può non scomparire. Per il domani devi restare aperto. Vi sono rose che possono vivere a lungo, e vi sono rose che si dissolvono in un baleno. E dipende sempre dal giardiniere, tutto poggia sul giardiniere: da come te ne prendi cura.

Forse vivrà un po' più a lungo. Devi avere un «senso verde», come Mukta.
Mukta ha un senso verde. Devi essere molto all'erta. Non essere serio, gioca, tuttavia devi stare all'erta. L'amore è un fenomeno delicato. Molto delicato; è difficile crearlo ed è facilissimo distruggerlo.

È una nota molto delicata, e solo pochissimi musicisti sono in grado di crearla. È una nota estremamente delicata. È più simile al silenzio che al suono. E se implica un suono, questo serve solo come sfondo per il silenzio. La sua funzione è essere il contesto per il silenzio.

Non hai mai imparato cos'è l'amore. Non hai mai appreso come amare te stesso. E hai iniziato ad aspettarti che qualcuno ti amasse veramente, e ti accettasse. Tu hai accettato te stesso?

È rarissimo incontrare una persona che abbia veramente accettato se stessa. La gente continua a migliorarsi, fa di tutto. Non è mai soddisfatta di se stessa. Ed è quello che ti viene insegnato ogni giorno, da tutti i predicatori del mondo: migliorati, migliorati... ma l'idea stessa implica: «Non accettare mai te stesso, non sentirti mai soddisfatto di te stesso. Non godere mai il tuo essere, continua a migliorarlo».

In questo modo si diventa arrampicatori, che non fanno altro che salire la scala, e quando arrivano all'ultimo gradino... appaiono sciocchi e stupidi perchè ora conoscono solo l'arte di arrampicarsi, e la scala è finita. Non conoscono null'altro: sanno solo arrampicarsi sulle scale. Per cui si sentono bloccati.

Questo accade continuamente: qualcuno ha imparato ad accumulare ricchezze, e continua a farlo, finché arriva a possedere più di quanto abbia mai sognato, e non sa cosa fare. Sa solo come si fa ad accumulare. Qualcun altro segue la via del potere: diventa primo ministro di un paese, e lì si blocca e fa la figura dello sciocco. Prova a guardare negli occhi i politici che hanno avuto successo, sembrano molto stupidi, bloccati: la scala è finita.

Ora sono il primo ministro, oppure il presidente del paese. La scala non ha più gradini, e queste persone conoscono solo una cosa: come continuare ad arrampicarsi. Sono arrivati in cima, cosa fare ora?

Assomigliano ai cani che inseguono ogni macchina che passa, e quando la macchina è lontana si fermano inebetiti: non sanno più cosa fare. È la stessa cosa: queste persone all'improvviso sono arrivate, e per tutta la vita hanno pensato a come fare... ora è successo, e restano dubbiose. Non riescono più a pensare, la mente si blocca, si annebbia. Ora l'unica cosa che riescono a fare è: come restare sul gradino più alto della scala. Perchè altri arrampicatori li tirano per le gambe, fanno ogni cosa possibile e immaginabile... quindi, queste persone si aggrappano alla loro sedia.

Questo accade anche agli amanti. Sei alla ricerca di un uomo o una donna meravigliosi, un giorno li trovi, e all'improvviso sei perso... conosci solo un'arte: come cercare una bella donna, hai sempre cercato, e ora sembra non vi sia più nulla.

Se non sai come suonare nel cuore interiore la musica chiamata amore, la melodia dell'amore, anche se trovi una persona bellissima, non accadrà nulla. Immediatamente il rapporto si inacidirà, finisce prima ancora che termini la tona di miele.

Tu dici: «Per tutta la vita ho cercato di trovare qualcuno che mi amasse veramente, e che accettasse veramente di essere amato da me...». Innanzi tutto si deve imparare ad accettare se stessi. E non pretendere che l'altro sia perfetto, sii umano. Non pretendere nessuna perfezione inumana.

Ti sono state date idee molto romantiche sull'amore, e questa è stata la calamità. Ed ora stai cercando ideali romantici e poetici; la gente non è un'idea di qualche poeta sognatore. La gente è fatta di carne ed ossa, e tu stai vivendo un idillio poetico. Pensi all'altro in modalità che nessuno potrà mai soddisfare: tutti si riveleranno non all'altezza.

Prova a pensarci: volevi che qualcuno accettasse il tuo amore, ma tu hai mai accettato l'amore di qualcuno? No, cercavi un amante perfetto; ma quando cerchi un amante perfetto, ricorda che anche l'altro è alla ricerca dell'amante perfetto. Entrambi siete condizionati dalla stessa società.

Mi hanno raccontato... è la storia di qualcuno che ti assomiglia, Ferrero.

Quest'uomo andò da un Maestro e gli disse: «Ho sempre cercato la donna perfetta, per tutta la vita».
Il Maestro chiese: «L'hai trovata o no?»
L'uomo si rattristò e disse: «Sì, l'ho trovata».
«Allora cos'è successo?» Si informò il Maestro. «Perchè sei così triste?»
E l'uomo disse: «Ma quella donna stava cercando l'uomo perfetto...!».

Siete condizionati dalla stessa società, dagli stessi ideali romantici. Siete stati nutriti da sciocche poesie, che non hanno nessun rapporto con la realtà. Di fatto per esperienza so che i poeti sono le ultime persone che ti possono insegnare qualcosa sull'amore. Le ultime!

I tuoi cosiddetti poeti non hanno nulla a che fare con l'amore, loro stessi non hanno imparato nulla sull'amore. E le loro poesie non sono altro che surrogati per l'amore che è mancato loro. Le poesie sono i loro sogni. Le loro poesie non si fondano su esperienze personali. E noi ci siamo sempre nutriti di questi poeti.

Per esperienza personale posso dire che i poeti sono diventati tali perchè non sono riusciti ad essere amanti. Per cui, scrivono di tutto ciò che non sono riusciti a fare. Di fatto le loro poesie sono solo sogni di persone affamate. È come se tu digiunassi, e nella notte sognassi cibi deliziosi.

Quelle poesie non sono altro che sogni di persone che non hanno mai assaporato l'amore. E naturalmente, per compensare continuano a creare sogni sempre più belli; quelle poesie sono malate, sono pornografia; stimolano la tua immaginazione, ti danno fantasie. Viceversa le persone reali sono reali:
nessuno è qui per soddisfare le tue fantasie. Lasciale cadere! Allora vedrai che il mondo è pieno di persone meravigliose; e se vuoi essere accettato come ; prima cosa accetta te stesso, quindi accetta l'amore di qualcuno. Soddisfa queste due condizioni e verrai accettato.

Non chiedere l'impossibile.

Devi aver vissuto in una mente molto negativa. Questa è la mente della ; negatività. Sii un po' più positivo.

Un villaggio del New England aveva due amministratori, con caratteri del tutto differenti. Mentre il primo viveva criticando e borbottando, amareggiando tutti e vessando chi cercava aiuto e comprensione, il secondo era di animo mite, faceva del suo meglio per andare incontro alla gente, ed era noto per non aver mai detto una sola parola cattiva su nessuno.
Un giorno il primo uomo morì, e al suo funerale i commenti non mancarono: si parlò di cattiveria, di brutture, di amarezze subite, di incomprensioni frutto di severità insulsa, e così via. L'uomo mite era presente, e stava in silenzio.
Alla fine qualcuno si rivolse verso di lui e gli disse: «Ma come, non dice nulla, lei che ha patito più di noi tutti le angherie di quest'uomo?».
Venne la risposta: «Ragazzi miei, non potete non ricordare che sapeva suonare l'armonica in maniera divina!».

Sii un po' più positivo, e troverai qualcosa di bello perfino nella persona più spregevole. Sii negativo e troverai qualcosa di brutto anche nella persona più bella. E se vuoi vivere in un mondo di persone spregevoli, sii negativo. E renderai brutto il mondo intero. È la tua mente che crea brutture tutt'intorno a te, perchè metterai a fuoco solo le cose brutte, negative, sbagliate.

Vivrai in un inferno: ecco cos'è l'inferno. La mente negativa crea l'inferno. La mente positiva crea il paradiso. Con la mente positiva questa stessa terra è il paradiso, questo stesso corpo è il Buddha.
Tutto dipende da te, da come guardi, con che occhi guardi.

Ad una visita medica, per la richiesta di un'assicurazione sulla vita, il medico chiese all'agricoltore texano: «Non ha mai avuto malattie gravi?»
«No,» fu la risposta.
«Non ha mai avuto incidenti?»
«No».
«Non ha mai avuto un solo incidente in tutta la sua vita?»
«No, nulla di grave. Ma la primavera scorsa, ero nel recinto del toro, e un toro mi ha incornato, facendomi volare oltre lo steccato».
«E non chiama questo fatto un incidente?»
«No, per niente. Quel bastardo di un toro l'ha fatto apposta»

Dipende da te, da come guardi la vita.
Dipende totalmente da te.
Tu sei il creatore della tua vita.
Può avere un valore immenso, può avere bellezza e felicità.

Ma la devi creare nel tuo cuore, e la devi diffondere tutt'intorno a te, dovrai creare dentro di te qualcosa... e solo allora la ritroverai nell'esistenza.
L'esistenza è una tua eco.

OSHO (domande tratte dalla serie: «Philosophia Perennis» 22 dicembre 1978 e 8 gennaio 1979)

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