Sembra impossibile quando si prova le prime volte.
Poi ho compreso che è l'unico modo per vedere il vero volto delle cose.
Perché da qualche settimana sento il bisogno di fare delle camminate molto lunghe?
Prima pensavo fosse l'energia dovuta all'aver smesso di fumare. Ma ormai la sensazione è passata.
Ed ho capito che lo sto facendo per riprovare le emozioni di questa estate, quando pedalavo per 4, 5 ore da solo. Adesso cammino perché camminare è più funzionale agli spazi cittadini, in bici dovrei sempre stare attento al traffico. A piedi invece posso camminare e lasciare esaurire i pensieri.
Dopo un'ora che cammino infatti la testa inizia a non pensare più, sarà la fatica, saranno le endorfine, non so. E' come meditare. Dopo mezz'ora che sei seduto immobile qualcosa succede. Dopo un'ora che mediti succedono cose che non accadono durante il giorno o nella quotidianità.
E' per quello che i mistici pregano. E' lo stesso motivo. Pregare per dieci minuti la sera non serve a niente, è solo il simulacro residuale. Pregare per due ore in ginocchio immobili nel silenzio di una chiesa, è la stessa cosa di meditare. Qualcosa accade.
Se non hai una guida ti godi quello che accade (come molti atleti o navigatori solitari).
Se hai una guida sai come gustare le cose che non-accadono.
Ed è per questo che il Tao dice:
Sotto il cielo tutti
sanno che il bello è bello,
di qui il brutto,
sanno che il bene è bene,
di qui il male.
È così che
essere e non-essere si danno nascita fra loro,
facile e difficile si danno compimento fra loro,
lungo e corto si danno misura fra loro,
alto e basso si fanno dislivello fra loro,
tono e nota si danno armonia fra loro,
prima e dopo si fanno seguito fra loro.
Per questo il santo
permane nel mestiere del non agire
e attua l'insegnamento non detto.
Le diecimila creature sorgono
ed egli non le rifiuta
le fa vivere ma non le considera come sue,
opera ma nulla si aspetta.
Compiuta l'opera egli non rimane
e proprio perché non rimane
non gli vien tolto.
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