giovedì 18 novembre 2010

rage

rabbia, odio, ferocia, sono salite nel pomeriggio, senza un particolare motivo scatenante, anzi la mattinata era andata bene e piacevole... è stato come quando nel cielo le nubi si addensano o un vento forte inizia a spirare improvvisamente increspando le onde e poi è deflagrato in serata.... sono rabbia pura... sono stato odio puro, ho dovuto camminare per qualche chilometro per sfogare con la stanchezza l'odio fisico che sentivo addosso.

Ci sbagliamo quando pensiamo che qualcuno ci scateni delle emozioni. Noi siamo già le emozioni. Qualcuno al massimo può catalizzarle se passa di lì un quel momento e dice o fa qualcosa di particolare. Catalizza qualcosa che è dentro di noi.

Questo lo si comprende solo a stare da soli. Oggi nessuno mi ha generato la rabbia e l'odio, sono venute da sole, se qualcuno mi fosse stato vicino l'avrei incolpato di averle create, ma la cosa affascinante è che ho visto che si creano da sole. Proprio come un vento cattivo o un carico di pioggia.
Non c'è nessuno che le causi, vengono da sole, le loro cause sono lontane, nessuno genera la rabbia viene da sola da una causa lontana.
Curare un problema con la psicologia è come pensare di smettere di far piovere andando a cercare dove si è formata la nube: una sciocchezza. Per quello non funziona e il mondo è sempre più schizzato.

La meditazione porta ad una mente meditativa, una mente che osserva, che si stacca dalle passioni e le guarda, guarda arrivare la rabbia. Non l'ho repressa, mi ci sono gettato dentro. Ho risposto male ad un'amica e insultato una tipa per strada che stava per investirmi sulle strisce. Osservarsi squassati dalla rabbia, come vedere una stanza allagata dal mare con le onde che si infrangono sui muri e travolgono ogni cosa, rompendola e facendola galleggiare a stento.

Anche in questo momento sono energia, forse arriverà un'altra ondata, forse no. Non è più un problema.
Quando diventi osservatore ti rendi conto che tutto è gestibile. Che la rabbia non sono io. Che io sono la stanza e le cose e la rabbia è il mare. Mi sconquassa, ma poi passa.

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